COSA VEDERE NELLA CAMBOGIA DEL NORD

by Irina

SIEM REP

Sarebbe un peccato venire fino in Cambogia e non dedicare qualche giorno alla visita di Siem Reap.
Oltre ad Angkor Wat, il sito maestoso e strabiliante di antiche rovine Khmer, Siem Reap ha molto da offrire in termini di cultura, storia e attività da fare. Dalle lezioni di cucina a quelle di ceramica, alla visita dei musei di guerra, agli incontri con  viaggiatori sicuramente interessanti nei bar e ristorantini locali.
Siem Reap offre opzioni di alloggio estremamente confortevoli che vanno dai nuovi ostelli economici ad hotel di lusso con piscine incontaminate. Situata a soli 8 km dai siti del tempio antico, la città ha beneficiato del massiccio afflusso di turisti e della creazione di molti nuovi alberghi e resorts di lusso.
Anche se tutti coloro che soggiornano a Siem Reap vengono fondamentalmente per una visita ad Angkor, la città e la zona circostante non dovrebbero essere trascurate. Ci si potrebbe tranquillamente passare una settimana dedicando le mattinate visitando senza fretta i templi di Angkor e i pomeriggi ad esplorare quello che Siem Reap ha da offrire.
Una visita al Museo Nazionale spiega la storia di Angkor in modo chiaro e conciso ed è un ottimo modo di informarsi prima di andare alle rovine.  Il museo offre inoltre una splendida collezione di oltre 1.000 immagini di Buddha.
Il centro della città dispone di un piacevole mercato, boutiques di artigianato locale e diversi bar. Se si vuole provare il gusto di assaporare la vita locale ci si dirige a Phsar Leu, il mercato della città, e ai vicini villaggi galleggianti sul Tonle Sap.
La sera, un buon posto per l’aperitivo  è il Foreign Correspondents Club o il più coloniale Elephant Bar nel raffinato hotel Raffles d’ Angkor, se invece  vuoi fare un giro nei bar, la via più turistica è Pub Street.

National Museum

Il Museo Nazionale ti riporta magicamente all’era d’oro del Regno Khmer, quando meraviglie come Angkor Wat sono state ideate e create. Grazie ad un percorso tecnologico multimediale, i visitatori possono ripercorrere la storia in modo affascinante, con gallerie impressionanti, statue antiche e manufatti originali.
Il museo è suddiviso in 8 gallerie, ognuna unica nel suo genere. Nella prima troverai  1000 statuette di Buddha incastonate in varie nicchie, realizzate in diversi materiali, tutte illuminate e allineate. L’effetto è impressionante. 
Nella seconda scoprirai la storia della civiltà Khmer nel periodo precedente alla nascita di Angkor.  Nella terza sono raffigurati racconti popolari indù e buddisti che si ritrovano nei templi di Angkor Wat. La quarta si concentra sui re Jayavarman II, Yasovarman I, Soryavarman II e Jayavarman VII, tutti responsabili delle più grandi costruzioni di Angkor.
La quinta presenta  splendide immagini panoramiche del tempio e spiegazioni su come è stato costruito. La sesta comprende invece i reperti recuperati da Angkor Thom mentre nella settima si ammira una collezione di  antiche iscrizioni khmer e sanscrite sulla pietra, con progetti relativi a costruzioni di monumenti o ospedali, elenchi di nomi di schiavi, mediazioni di controversie sulla terra. Nell’ultima si ripercorre la moda al tempo di Angkor, con una collezione di gioielli antichi e copricapi.

Il vecchio mercato

The Old Market o “Psar Chaa” fu costruito negli anni ’20 e rimane tutt’ora il luogo in cui i residenti di Siem Reap vengono a comperare frutta, verdura e carne o anche vestiti. Per i turisti è interessante la sezione dedicata all’artigianato.

Cambogia Landmine Museum

Sono trascorsi decenni sia dalla guerra del Vietnam sia dal regime dei Khmer Rossi, ma il ricordo rimane indelebile. Oltre a una lezione di storia e un briefing aggiornato sulla situazione delle mine antiuomo, vedrai da vicino alcune mine antiuomo  detonate. Imparerai come la loro presenza abbia influenzato il quotidiano della gente del posto e vedrai quali sforzi vengono fatti anche oggi per liberare la regione da questi pericoli nascosti.

Siem Reap War Museum

Durante il periodo 1975-1979, il cambogiani hanno vissuto una delle guerre civili più scioccanti e brutali mai avvenute.  Pol Pot e il suo esercito, gli Khmer Rossi, invasero e spazzarono via la capitale Phnom Penh, promettendo liberazione e libertà a tutti ma facendo esattamente l’opposto. Carestia, schiavitù e morte erano all’ordine del giorno e furono istituiti campi di prigionia per annientare i dissidenti. Altre province caddero sotto gli Khmer Rossi, fino a quando la Cambogia non fu letteralmente in ginocchio e in balia della loro dittatura. In questo periodo funesto circa 3 milioni di uomini, donne e bambini furono uccisi.
Il Museo della guerra di Siem Reap è un’esperienza educativa ed emotivamente coinvolgente, ti troverai faccia a faccia con veicoli militari originali e armi usate in quel periodo e con la brutalità delle testimonianze storiche.

The Angkor Centre for Conservation of Biodiversity

Il centro è vitale per la conservazione della fauna selvatica nel nord della Cambogia,  lavora attraverso l’allevamento delle specie, la riabilitazione degli animali, l’educazione della comunità, la conservazione e la ricerca. Ci sono due tours durante il giorno, uno alle 9:00 e uno alle 13:00, durante i quali guide esperte e appassionate spiegheranno come riabilitano gli animali e li preparano ad essere reintrodotti nello loro habitat naturale.

Angkor Pottery Center

Imparare le basi delle tecniche ceramiche è un bella esperienza culturale. Ti troverai a contatto con i insegnanti di ceramica e potrai imparare la perfetta postura al tornio e la migliore cottura nel forno, oltre a molte altre cose…

Aspara Dance Performance

La performance di Aspara Dance è assolutamente affascinante e ricorda il mitico Cirque du Soleil. Aspara, significa “belle ragazze” in Khmer, e ricorda donne bellissime che si credeva avessero poteri soprannaturali quando danzavano per la famiglia reale. Oggi lo spettacolo comprende anche ballerini ed è un buon modo per trascorrere la serata.

La sera una passeggiata a Pub Street

Dopo una giornata intensa ti puoi rilassare a Pub Street. Questa lunga strada pedonale è diventato il punto di riferimento per backpackers provenienti da tutto il mondo, un po’ come Khao San Road a Bangkok.

Chong Kneas Floating Village

Il villaggio galleggianti di Chong Kneas offre ai visitatori un’affascinante pausa dai templi di Angkor. Situato a 20 minuti di tuk-tuk dal centro, il villaggo è formato da fatiscenti case sulla terraferma e case galleggianti che si muovono secondo le piene o le secche del fiume Tonle Sap.
Gli abitanti del villaggio si guadagnano da vivere pescando pesci e coltivandoli in allevamenti o vendendo oggetti nei negozi galleggianti. Nell’area sono presenti anche alcune fattorie di coccodrilli. 

I TEMPLI DI ANGKOR

Magico, misterioso e assolutamente affascinante, Angkor Wat è uno di quei luoghi da non perdere, un posto che ognuno di noi dovrebbe visitare almeno una volta nella vita. Qui c’è il più grande tempio buddista sulla terra del XII secolo, che ha impiegato 30 anni per essere costruito e che si estende su 208 ettari.
Il magnifico Patrimonio mondiale dell’UNESCO di Angkor comprende più di 30 templi ed antichi edifici sparsi su una vasta area.
Il periodo di espansione di Angkor iniziò nell’802 d.C. quando Jayavarman II stabilì il culto di Devaraja o Dio Re e si dichiarò un monarca universale. Dopo la sua morte nell’850 D.C., Angkor fu governata da una successione di 38 re fino alla sua caduta nel 1432, quando la capitale fu trasferita a Phnom Penh dopo la sconfitta subita dai thailandesi.
Si dice che Angkor Wat sia stato costruito come tempio funebre per il re Suryavarman II, con ogni struttura che rappresenta le fasi della vita, della morte e della vita ultraterrena.
L’apice dell’impero avvenne durante il regno del re Suryavarman II dal 1113-1150, un periodo che ha visto la costruzione del magnifico Angkor Wat.
Dal 1181-1220, sotto l’istruzione del re Giavavarman VII, l’infrastruttura di Angkor è stata grandemente ampliata e molti monumenti costruiti, tra cui Angkor Thom, il Bayon e Preah Khan.
Angkor subì il suo declino totale durante il XIV secolo, e la delocalizzazione della capitale è stata attribuita a diversi fattori: crescenti attacchi da parte dei vicini thailandesi, troppo sfruttamento delle risorse naturali da parte della popolazione e un’enorme siccità.
Mentre passeggi attraverso questa civiltà perduta, salendo le scale di marmo e passando  attraverso archi strutturati in pietra, avrai una visione architettonica di un mondo dimenticato. Puoi affidarti ad una guida locale, fare un tour organizzato o prendere la lonley planet e soffermarmi il tempo necessario davanti ad ogni tempio per comprenderne l’origine e la storia. Puoi pagare l’entrata per 1 giorno, 3 giorni e persino 1 settimana.

Angkor Wat
Angkor Wat fu costruito tra il 1113 e il 1150 dal Re  Suryarman II. Il tempio si  estende su un’area di un km quadrato e comprende tre livelli e una torre centrale. L’ingresso è particolarmente impressionante. All’interno delle mura del tempio, le pareti interne ed esterne sono coperte da incredibili bassorilievi.

Angkor Thom
Angkor Thom sorse tra l’XI e il XIII secolo ed è stata l’ultima capitale dell’Impero Khmer. Racchiusa da un fossato e da un muro di tre chilometri, vi si accede attraverso un’imponente porta. 

Bayon
Costruito 100 anni dopi Angkor Wat, nel cuore del complesso di Angkor Thom si trova il Bayon con le sue 54 torri, la maggior parte delle quali presentano quattro massicce facce intagliate che si ritene appartengano al re Jayavarman VII. Le grandi facce intagliate sono più di 200 e rendono questo sito decisamente impareggiabile.  

Ta Prohm
Costruito dalla metà del XII secolo all’inizio del XIII, è uno dei più grandi siti di Angkor.
Ta Prohm è un vasto complesso di templi e sede di alcune tra le immagini più memorabili di Angkor. Il tempio principale si è perso nella giungla per secoli. Quando il sito è stato recuperato, gli imponenti alberi che incombevano sulle pareti sono stati lasciati sul posto. È un tempio affascinante da esplorare e perfetto da fotografare. Bayon e Ta Prohm sono stati utilizzati come set nel film Tomb Raider.

Phreah Khan
Phreah Khan, che significa “spada sacra”, risale al 1191 circa ed è stato costruito durante il regno di re Jayavarman VII. Anche se è un tempio buddista, dispone anche di santuari che onorano le divinità indù. Simile a Ta Prohm, Phreah Khan è stato invaso dalla foresta e l’insieme di gallerie coperte e di passaggi contaminati dalla natura crea un’atmosfera decisamente intrigante. 

Banteay Srei
Ci sono diversi bei templi oltre ad Angkor ed uno dei migliori è Banteay Srei. Vale la pena fare 38 km solo per godersi un viaggio attraverso la splendida campagna.
Questo tempio indù è dedicato a Shiva e risale al 967 ed è stato riscoperto dai francesi nel 1914. Ricoperto di delicati bassorilievi in ottime condizioni presenta alcune delle stradine più intricate e impressionanti che si trovino ad Angkor. La luce del primo mattino o della sera evidenziano il colore rosato della pietra.

BATTAMBANG

La città di Battambang si trova a 175 km a ovest di Siem Reap, a circa 3 ore di strada. È possibile noleggiare un taxi e visitarla facendo un’escursione in giornata, ma se si decide di pernottare si può godere di una piacevole esperienza, passeggiare per le strade del centro storico, esplorare templi e mercati e cenare all’aperto.
Battambang è la seconda città più grande della Cambogia e mantiene un certo fascino, la vita scorre lenta e rilassata e potrai visitare antichi templi, assaporare la cultura locale incontaminata e gustare ottimo cibo.
La riva del fiume di Battambang ospita un quartiere sull’acqua, con case costruite su palafitte. La gente del posto utilizza il fiume per pescare, nuotare, lavarsi i vestiti. La vita scorre qui, insomma.

Il Mercato Phsar Nath

Il punto di riferimento più riconoscibile e centrale di Battambang è il mercato Phsar Nath, altrimenti noto come mercato centrale. Costruito negli anni ’30 da architetti francesi, questo mercato ha un design particolare che lo distingue da tutti gli altri edifici della zona, con le vetrine e i soffitti di negozi in stile francese.  Il mercato funge da centro principale per i locali per acquistare e vendere ogni tipo di prodotto.

The Well of Shadows

A circa 6 km da Battambang si trova il Pozzo delle Ombre. Ti sembrerà di essere in un’altra bella pagoda dorata come tante altre, ma in realtà lo scopo della pagoda è la commemorazione di tutte le vite brutalmente perse durante la dittatura degli Khmer Rossi . Ci  sono teschi e ossa umani – molti con buchi di arma da fuoco visibili – racchiusi in una grande scatola di vetro. Sotto di loro ci sono reliquie raffiguranti gli orrori che hanno avuto luogo durante questo periodo oscuro, tra cui torture e omicidi.  Va da sé che la visita ha un forte impatto emotivo.

Il Bamboo train

Nonostante le migliori intenzioni di avere un sistema ferroviario perfettamente funzionante, i treni cambogiani erano lenti e poco efficienti e quindi tutti i servizi ferroviari sono stati sospesi nel 2009, lasciando i binari totalmente abbandonati. Oggi quei binari sono nuovamente parte di un sistema di trasporto creato dagli abitanti. Piccoli vagoni di bambù delle dimensioni di una barca e adatti al trasporto di  una famiglia sono gestiti manualmente con una leva e devono essere tolti dai binari ogni volta che due vagoni si incontrano. Sistema ingegnoso ed incredibile… 

Kampong Pil Pagoda

Per arrivare alla Pagoda di Kampong Pil devi attraversare il lungo ponte sospeso di bambù costruito su un fiume, a prova di batticuore. La pagoda è pittoresca e molto colorata, con un massiccio Buddha sdraiato sul posto.

Banan Temple

Costruito alla fine del XII secolo, è un tempio piuttosto surreale, con ripidi gradini che conducono ad una piattaforma con 5 edifici separati. Dal tempio si può godere di una splendida vista sul fiume Sangker su foreste di palme e risaie verdissime.

Killing fields a Wat Samrong Knong

È una vergogna che non deve essere dimenticata. Gli Khmer Rossi  presero i terreni più sacri e li trasformarono in campi di sterminio e Wat Samrong Knong era uno dei templi più antichi della provincia, costruito nel 1707. Vi si trova un monumento che rende omaggio ai circa 10.000 cambogiani che hanno perso la vita qui durante il genocidio .

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