Il Borneo comprende gli stati malesi di Sarawak e Sabah, così come il Brunei e il Kalimantan indonesiano.
L’isola ospita circa 30 gruppi etnici di cui sei sono i principali: Barito, Bidayuh, Dusun-Kadazan-Murut, Iban, Kayan-Kenyahe e Kelabit-LunBawang.
Questi gruppi possono essere ulteriormente suddivisi in popolazioni costiere e interne come la minoranza dei Daiacchi. Molti sono cacciatori-raccoglitori e coltivatori nomadi, anche se ormai le loro tradizioni stanno scomparendo in quanto parzialmente influenzati dallo sviluppo.
Un secolo fa, Sabah e Sarawak erano famosi per i loro feroci cacciatori di teste e visitando il Monsopiad Cultural Village vicino a Kota Kinabalu si ripercorre questo passato alquanto inquietante ma ormai lontano.
Il Borneo è un melting pot multiculturale e religioso, se si considera anche la parte indonesiana e il Brunei si possono ammirare le moschee più belle dell’Asia o abbracciare l’atmosfera colorata all’interno dei grandi templi buddisti.
Un tempo molti abitanti del Borneo erano pagani ed eseguivano misteriosi riti pagani.
Sarawak
Kuching e dintorni
Kucing, la capitale di Sarawak, sulla costa sud-occidentale, è una porta d’accesso a varie attrazioni naturali e culturali che vanno dai parchi nazionali, ai campi da golf,
alle spiagge di Damai. I parchi nazionali di Bako e Kubah sono vicini a Kuching, così come il centro per gli Oranghi di Matang e Semeranggoh.
A circa mezzora d’auto da Kuching si trova il Villaggio Culturale del Sarawak, dove
potrete imparare molto sui diversi gruppi indigeni che vivono in questa parte della Malaysia, oltre ad ammirare una vasta gamma di prodotti di artigianato locale ed osservare edifici dall’architettura tradizionale. Ci sono anche dimostrazioni dal vivo di tecniche antiche come la tessitura, la scultura di bambù e la fabbricazione di perline.
La parte più iconica di Kuching, senza dubbio, è il suo lungomare panoramico dove si svolgono tutte le attività principali. Si percorre un grazioso sentiero che fiancheggia il mare offre una vista spettacolare sulle principali attrazioni della città come l’Astana e il maestoso Forte Margherita.
Di notte molte giovani coppie di Kuching scelgono questo posto per una piacevole passeggiata romantica. La passeggiata è puntellata di piccoli caffè.
La moschea di Kuching è anche conosciuta come la moschea di stato del Sarawak ed ha un edificio originale costruito in legno nel lontano 1847 ed completato nel 1965.
La moschea è decorata con graziosi disegni rosa e bianchi ed è sormontata da un
grande cupola d’oro che brilla sotto il sole battente.
Astana significa palazzo e questo iconico edificio risale al 1870 ai tempi di Charles Brooke, che era anche conosciuto come il secondo Rajah bianco di Sarawak.
L’ Astana è ora la casa ufficiale del governatore del Sarawak, ma originariamente fu costruita come regalo di nozze per Ranee Margaret, moglie di Charles Brooke. Il complesso è composto da tre diverse aree unite da passerelle e permette di godere di viste panoramiche sul lungomare di Kuching.
Il forte Margherita fu costruito nel 1879 ed è una delle strutture più iconiche di Kuching.
È stato costruito per proteggere la città da un imminente attacco e al giorno d’oggi ospita il Museo della Polizia con la sua collezione di armi antiche.
Il forte e il museo si trovano dall’altra parte del fiume rispetto alla passeggiata principale di Kuching e dovrai fare un giro panoramico in barca per arrivarci, il che è fa parte del divertimento.
Se vuoi visitare un museo, il Museo Sarawak è una scelta eccellente. Sembra che sia il più antico del Borneo ed è stato fondato nel 1891 sotto Charles Brooke. L’edificio risale al periodo vittoriano ma è modellato su una casa di città tradizionale della
Normandia.
Se sei interessato alla cultura di Sarawak, potrai vedere armi tribali, modellini di case e una pletora di animali imbalsamati. Un altro elemento interessante è un modellino delle Grotte di Niah che si ritiene siano la fonte del primo insediamento umano nel
Borneo.
Kuching ha anche una considerevole popolazione cinese e di conseguenza troverai un certo numero di edifici cinesi, tra cui il Tempio cinese di Tau Pek Kong, che è un
importante luogo di culto per la comunità cinese. Si dice che risalga al 1770,
il che lo rende il più antico del suo genere a Kuching.
Kuching significa gatto in malese ed infatti questa è una città ossessionata dai gatti, tanto da avere anche un museo a loro dedicato.
Il Museo dei gatti spiega il significato storico e culturale di questi felini con oltre 2.000 reperti, tra cui un gatto mummificato che proviene dall’Egitto e si dice risalga a 5.000 anni fa, nonché un gatto della baia e un felino selvaggio indigeno nell’isola del Borneo. Come se tutto ciò non bastasse, ci sono anche sezioni dedicate alla storia di Hello Kitty e allo show di Broadway Cats. Certamente se stai cercando un’attrazione eccentrica da visitare in una giornata piovosa a Kuching, allora considera una visita, altrimenti lascia perdere.
Miri
Nell’estremo nord si trova la seconda città del Sarawak, Miri, nota per aver costruito nel 1910 il primo pozzo petrolifero della Malaysia. Oggi, la perforazione avviene principalmente in mare aperto, ma Miri rimane un importante centro di assistenza. Vi si viene anche per fare trekking nel vicino Gunung Mulu park, per visitare le
grotte di Niah oppure per godersi il Borneo Jazz Festival che si svolge a maggio.
I Luoghi Naturali e i Parchi
Il Dipartimento Forestale di Sarawak amministra 15 parchi nazionali, tra cui Tanjung Datu, Kubah, Lambir Hills, Similajau, loagan Buce, Talang-Satang, Gunug Gading, Rajang Mangrovie e Gunung Buda.
Circa un milione di ettari boschivi, pari all’8% del Sarawak, sono protetti.
Questi includono siti archeologici, aree naturali, habitat di animali e centri di riabilitazione della fauna selvatica.
I quattro parchi nazionali più visitati sono Bako, Batang Ai, Niah Caves e Gunung Mulu.
La maggior parte dei visitatori viene da Miri per esplorare le Niah Caves, grotte accessibili tramite passerelle o navigando lungo il fiume. Una delle più grandi è Deer
Cave, la grotta dei cervi, incredibilmente grande, con un esodo notturno di pipistrelli che rappresenta una grande attrazione naturale. Puoi fare una visita guidata anche
a Moon Cave o Great Cave.
Gunung Mulu con la sua vetta di oltre 2.300 metri offre uno dei paesaggi più insoliti e spettrali di Sarawak. Pinnacoli calcarei frastagliati puntano verso il cielo accanto alle
imponenti montagne, alberi inquietanti si intrecciano per proteggere gli ingressi delle grotte.
Il parco nazionale di Gunung Mulu soddisfa tutti i criteri per l’eco-turista avventuroso che ama percorrere sentieri intricati nella per arrivare alla cima delle montagne. Ci si arriva con un breve volo da Miri, altrimenti via terra con un viaggio che dura due giorni attraverso la foresta e lungo i fiumi.
Il Bako National Park
Questo splendido parco mette in mostra il meglio della giungla di Sarawak ed è facilmente accessibile. Si trova a circa un’ora a nord della capitale Kuching. A parte
gli innumerevoli sentieri escursionistici, Bako ha spiagge, scogliere e cascate che contrastano con le lussureggianti foreste pluviali.
Il Bako National Park ha la fama di essere il più antico parco nazionale del Sarawak ma anche uno dei parchi più piccoli del Borneo in termini di superficie, il che significa che è facile da visitare durante una gita di un giorno da Kuching e puoi comunque vedere molto del parco in un breve spazio di tempo.
Si estende lungo i fiumi Sarawak e Bako e ha ben sette diversi ecosistemi all’interno dei suoi confini, tra cui imponenti pareti rocciose e paludi di mangrovie. Abbondano gli animali tra cui scimmie proboscide, macachi e maiali barbuti.
Tusan Cliff Beach, lungo il Mar Cinese Meridionale a circa 40 km da Miri, ha un magnifico tratto di costa quasi deserta e sembra una tela a causa delle strane
formazioni rocciose. La sabbia dorata e finissima circonda scogliere verticali di arenaria gialla.
Il monte Santubong, situato vicino a Kuching, Santubong si trova ad 810 metri sul livello del mare. La montagna domina la costa e fa da sfondo all’elegante Damai Beach
Resort. Numerosi habitat ricoprono la montagna tra cui mangrovie e foreste pluviali. A luglio qui si svolge il Festival della musica della foresta pluviale.
Sabah
Sabah è il secondo stato più grande della Malesia e Kota Kinabalu (KK) ne è la capitale.
Al largo della costa di trova il Tunku Abdul Rahman Park con le sue cinque isole, su alcune delle quali si può alloggiare.
Mentre Sapi è popolare per lo snorkeling, Sutera Harbour è un porto turistico con un campo da golf.
La vetta più alta della Malesia, il Monte Kinabalu a 4101 mt, si trova proprio qui a Sabah.
Alcuni si stupiranno nel sapere che questo è lo stato della città di Sandakan, il cui nome ispirò il mitico personaggio di Salgari e che ospita la casa dove Agnes Keith ha scritto le sue esperienze di vita negli anni ’30 nel libro “Landbelow the Wind”. Una visita da non perdere è quella che porta a Sepiolik dove puoi vedere gli orfanatrofi di Orangutan.
Kota Kinabalu e dintorni
Questa città costiera si affaccia sul Mar Cinese Meridionale e il suo lungomare è fiancheggiato da alberghi, bar e ristorantini.
L’arteria principale della città è Gaya Street, nel quartiere di Chinatown, dove ogni domenica si svolge un grande mercato.
La città fornisce attività ed attrazioni e non ti deluderà. Ci sono mercati artigianali e
deliziosi ristoranti di pesce, ottimi punti panoramici e musei.
La moschea della città di Kota Kinabalu è la più grande moschea della zona e si
dice sia anche la più bella. L’edificio è imponente, può ospitare fino a 12.000 fedeli, è costruito su palafitte sopra una laguna scintillante e sembra che galleggi sull’acqua. Di notte il riflesso della moschea sull’acqua rende il tutto molto suggestivo. Di giorno, puoi goderti la cupola decorata in blu ed oro, nonché i classici minareti, e puoi esplorare l’interno della moschea.
La Moschea di Stato si trova invece nella periferia di Kota Kinabalu ed è sormontata da uno straordinario minareto. I visitatori accorrono qui per godere dell’architettura islamica in quanto riprende le moschee principali della Mecca e della Medina in Arabia Saudita. Come la mosche della città anche qui i non musulmani possono visitare la moschea al di fuori dei principali momenti di preghiera purché si vestano rispettosamente.
La Torre dell’orologio di Atkinson è uno dei principali punti di riferimento di Kota
Kinabalu e risale al 1902. La torre fu costruita in onore di Francis George Atkinson che era l’ex ufficiale di distretto di Jesselton, nome dato a Kota Kinabalu durante il periodo
coloniale. Atkinson morì nel 1902 a soli 28 anni in seguito di un attacco di malaria e di cuore, ma la torre ricorda ancora il suo contributo alla fondazione di Kota Kinabalu. Per arrivare alla torre devi camminare su una collina panoramica che si trova al largo di Jalan Tunku Abdul Rahman e che ti offre una vista sul resto della città. Se sali sulla collina e ti dirigi un po’ più lontano dalla torre, raggiungerai anche l’Osservatorio di Signal Hill.
Il mercato dell’artigianato , chiamato anticamente Pasar Filipino, si trova sul lungomare di Kota Kinabalu ed è sempre piacevole perdersi tra le bancarelle.
Al Sabah State Museum potrai imparare qualcosa sulla storia di Kota Kinabalu e del Sabah in generale, ma anche sulla scienza e la tecnologia. Vi si trova anche la Sabah
Art Gallery con un piccolo villaggio storico con modelli di case locali. Se la giornata diventa piovosa questo diventa un ottimo posto dove ripararsi.
I Luoghi Naturali e Parchi
I parchi nazionali e le aree naturali di Sabah sono habitat protetti sia per la flora che per la fauna. I visitatori si recano in queste zone per sperimentare luoghi selvaggi come Kinabalu Park, Kinabantangan River, Tabin Wildlife Reserve, Maliau Basin, Danum Isole Valley e Trutle.
Il fiume Kinabatangan e il Menanggul sono due delle migliori situazioni nel Borneo per avvistare la fauna selvatica tramite un eco-tour. Si possono percorrere entrambi i fiumi in piccole imbarcazioni riuscendo magari a vedere le scimmie con la proboscide o gli elefanti pigmei.
Il modo più conveniente per raggiungere il fiume Kinabatangan è da Sandakan. Si può trascorrere la notte nei bungalow sul fiume e fare una crociera fluviali per osservare primati, coccodrilli e uccelli tropicali.
Bisogna dire che questa regione ha un’atmosfera completamente diversa dalle altre e molte persone vengono qui per ammirare un lato più rurale del paese, con giungle lussureggianti e vette un’abbondanza di vette imponenti.
Una delle gemme del Sabah è senz’altro il Monte Kinabalu che si trova appena fuori dalla capitale e che rappresenta uno degli itinerari più battuti dai turisti.
Il monte è un gigante di granito di oltre 4.000 metri e l’escursione per raggiungere la cima normalmente dura due giorni e consente di pernottare in un ostello di montagna. Bisogna svegliarsi alle 2:00 del mattino per salire in vetta in tempo per l’alba e per osservare un panorama spettacolare. I popoli indigeni di Sabah hanno legami culturali profondi con questa montagna. Le comunità di Kadazan-Dusun una volta credeva che i loro antenati riposassero su Kinabalu dopo la morte.
Coloro i quali associano al Borneo immagini di foreste pluviali, fauna selvatica e biodiversità si sentiranno appagati nella Danum Valley nella Sabah orientale.
Questa giungla vecchia 130 milioni di anni è cambiata poco nella sua lunga vita e rappresenta l’habitat ideale per quasi la metà degli animali e delle piante del mondo.
La valle ospita oranghi, elefanti pigmei e piante carnivore, i viaggiatori possono fare trekking nella giungla con alcune delle guide più esperte del Borneo e anche provare le brezza di un safari notturno.
Nel Sabah si trovano cinque bellissime isole tropicali. Vale la pena di fare una gita al Parco Marino, andare su un’isola o addirittura visitarle tutte e 5 in un solo giorno.
A Manukan trovi bellissime spiagge e mare cristallino, a Gaya, l’isola più grande
del parco, puoi esplorare un villaggio galleggiante, fare escursioni lungo i sentieri e scalare le colline per ammirare viste panoramiche sul mini-arcipelago. Mamutik, Sapi e Sulug offrono spiagge deserte e acqua limpida per lo snorkeling. I traghetti partono
dal Jesselton Point di Kota Kinabalu per ogni isola.
Pulau Tiga, bellissima isola incontaminata, dopo aver ospitato il reality show Survivor è diventata molto famosa e frequentata durante il giorno, mentre la sera ritorna praticamente deserta. I traghetti partono da Jesselton Point.
Il centro di riabilitazione di Sepilok adotta e si prende cura degli oranghi orfani
investendo il profitto nella cura degli oranghi che purtroppo sono in via di estinzione anche a causa della deforestazione per via dell’industria del legname.
Sipadan è un’isola frequentata dagli appassionati di immersioni in tutto il mondo.
Il suo fondale si classifica come uno dei migliori luoghi del pianeta per le immersioni e il mondo marino appare diverso da qualsiasi altro nel sud-est asiatico. Le vaste barriere coralline prosperano nelle acque incontaminate, branchi di barracuda sono seguiti da curiosi pesci pappagallo mentre le tartarughe nuotano in superficie crogiolandosi nelle calde acque. Prendi il traghetto da Semporna a East Sabah verso Sipadan Island e considera circa un’ora di viaggio.
Una delle parti più spettacolari del Borneo è la laguna di Bohey Dulang, formatasi da un’eruzione vulcanica preistorica. Attraversa il canale che separa la laguna dall’isola di Bodgaya e seguendo i sentieri raggiungi la cima per ammirare l’acqua color blu cobalto sottostante.
I Bajau del Borneo , chiamati anche “Sea Nomads” o “Sea Gypsies”, dopo secoli di vita marinara, si sono fermati e vivono in villaggi su palafitte a picco sul mare. Alcuni di loro hanno sviluppato abilità nel cavalcare e ora vivono sulla terra. Il popolo ha tradizioni antiche e misteriose.
L’isola di Labuan si trova tra Brunei e Sabah, è costituita da sette isole, alcune più sviluppate di altre. Il governo della Malaysia ha trasformato l’isola un tempo sconosciuta in un centro finanziario che oggi ospita migliaia di compagnie offshore e ha uno status duty-free. Nonostante questa trasformazione Labuan rimane è un paradiso per le immersioni, con decine di siti poco esplorati che si trovano a pochi chilometri dalla costa e ben quattro relitti da vedere.
Per me rimane sempre legata alla mitica Carol Andre’ , la Lady Marianna di Emilio Salgari.