Nonostante a fine aprile il numero ufficiale di infezioni e decessi dovuti al COVID-19 a Bali rimanga relativamente basso rispetto ad altre destinazioni indonesiane, con 215 positivi e 4 decessi, di cui due stranieri, gli effetti della pandemia nell’isola si stanno facendo sentire a tutti i livelli e il bilancio comincia a diventare pesante, anche se è ancora troppo presto per trarre delle conclusioni vere e proprie.
I dati forniti dall’Indonesia Tourism Board (GIPI) e citati da Kompas.com indicano che la crescita del turismo è diminuita del 100% nell’aprile 2020 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Commentando il forte impatto sull’economia dell’isola, il vice governatore di Bali Tjokorda Oka Sukawati afferma che la Provincia di Bali è tra le aree del paese che hanno sofferto di più dal punto di vista economico in quanto il suo Prodotto Interno Lordo si basa al 80% sulle attività turistiche.
Inoltre anche il settore agricolo dell’isola è trainato dal settore turistico, che fa affidamento alle sue 140.000 camere d’albergo che ora sono vuote per via del COVID-19.
“Queste stanze sono ora vuote e gli agricoltori hanno una scorta eccessiva di raccolti”, ha detto Tjokorda.
Bali è al momento in semi lock-down, in blocco virtuale, con visite di turisti stranieri temporaneamente vietate attraverso un inasprimento delle normative in materia di visti e immigrazione. Sono anche cessati i voli commerciali per il periodo dal 24 aprile al 1 ° giugno 2020, per evitare il “mudik”, ovvero il ritorno a casa dei lavoratori non balinesi per le festività mussulmane del Ramadan, che avrebbe generato un possibile contagio di ritorno.
Spiagge, attrazioni, hotel e la maggior parte dei ristoranti sono chiusi, portando ad un arresto quasi totale delle piccole, medie e grandi imprese a Bali.
La situazione è addirittura peggiore di quella che seguì i due attentati terroristici verificatisi nel 2002 e nel 2005, quando i visitatori erano diminuiti drasticamente ma le attività commerciali continuavano ad operare ed anche per questa ragione si sono potute risollevare nel tempo.
Per concludere trovandoci noi su un’isola in cui il turismo alimenta l’economia – la vita e gli affari rimangono principalmente fermi, con le conseguenze che possiamo tutti immaginare.
Ci auguriamo che si possa tornare al più presto alla normalità, a Bali come altrove, e che il turismo su questa magica isola riprenda il suo corso naturale.